...i lettori, gli avventori o semplicemente chi si trova qua per caso navigando nella blogosfera, credo siano persone intelligenti che capiscono la satira e l'ironia dei miei scritti.
Ci tengo ad avvisare che se fraintendete, non me ne fotte proprio. Anzi, pigliato' n cul.

Adelmo Bartalesi.

venerdì 25 luglio 2014

Io ho paura del futuro

Io ho paura del futuro, ma non per qualche guerra atomica o invasione di insetti extra terrestri. Nossignore, quando mai! Io ho paura del futuro, semplicemente perché sarà formato purtroppo da coloro che sono bambini adesso. Guardateli questi bambini se vi trovate, che ne so, in spiaggia o in un vagone del treno o in qualsiasi altro spazio di convivenza sociale. Guardateli, i protagonisti di questa società bimbocentrica, senz’arte della parola ma con le due più redditizie, quelle delle urla e del pianto, atte a soggiogare genitorucoli succubi e plagiati, per ottenere quello che vogliono.
Guardateli, guardateli bene questi Bimbi urlanti con l' arroganza sgarbiana per ogni stronzata e  i loro genitori in panico per non riuscire a capirli urlando a loro volta ancora di più per chiedere cosa fare per poter soddisfane i capricci.
“Scusa a mamma cosa vuoi..Non ti capisco, scusa!” senza farsi sfiorare minimamente dall’ idea di chiedere scusa al vicino di posto (ombrellone o sedile o ristorante) che se malauguratamente fa notare il disturbo arrecato dallo stronzetto viziato ( che nella maggiore ha a casa giocattoli inscatolati perché annoiato prima ancora di aprirli), viene aggredito sentendosi appellare mostro che non capisce che sono “ Solo”bambini.
Guardateli questi bambini educati già nella cafoneria del “ottiene e ha ragione chi urla di più.
Bambini di manco un anno con il taglio alla Balottelli che strappano da mano a remissivi genitori l’i iPhone o l ’ipad col diritto di romperli solo per placare i propri capricci…e mamme e papá che fanno tenere il massimo volume, urlando a loro volta sopra per farsi sentire!
Guardateli questi Bambini appena nati che entrano nella tua vita a colpi di foto, invadendo la bacheca di facebook preannunciati, minatorie e purtroppo aspettate, da telefonate di genitori offesi perchè non hai messo il “mi piace” e  sei impreparato alla loro interrogazione sul nuovo cappellino del bambino, segno del “ ma perchè non l' hai vista la foto di facebook?"
Una volta, dico io, ai miei tempi, quando ti invitavano a vedere le foto dei matrimoni e dei battesimi a casa potevi con una grande balla ad hoc, glissare! Mo' invece entrano con Facebook direttamente a casa tua e ti costringono a vederle su sollecitazione telefonica o telematica.
Tramite, sto cazzo di social network, saprai la loro prima cacchetta e il suo relativo colore, il video del suo primo rutto, il nuovo taglio di capelli a ciotola… e vivere ’sto supplizio perchè se lo eviti sei un senza cuore!…ecco gente perché ho paura del futuro…perchè questo futuro appartiene a loro, a questi bambini che, sia chiaro, per colpa dei moderni genitori , non oso immaginare che diventeranno: uomini arroganti cresciuti con pane e cafoneria con la pretesa di avere per certo e  urlando, tutto quello che vogliono.
Loro, i bambini che oggi al tuo fianco in spiaggia si ingozzano di gelati e focacce e buttano tutto a terra quando sono sazi o quando il gusto del calippo non gli aggrada.
Quelli che ti sbattono la sabbia addosso ogni volta che si muovono.
Io vi ho avvisato, siamo fottuti.




So che mi inimico tutti perchè dei bambini, come dei gay, non se ne può parlare.
Come loro, infatti, sono anche una lobby potentissima. Ricordo peró, che il blog è mio, ne parlo  e  chi non è d' accordo con me, modestamete, lo puo anche prendere a quel posto che tanto non me ne fotte proprio.

Ps: secondo la federalbergatori, A contendersi la palma della maleducazione sono, quasi a pari «merito», i figli dei romani (19%) e dei milanesi (17%), seguiti dai pargoli dei napoletani, malgiudicati dal 14% degli intervistati, dei torinesi (13%), dei bolognesi (11%), dei baresi (10%), dei palermitani (8%) e dei calabresi (7%). Ai marmocchi italiani gli albergatori europei rimproverano di essere irrispettosi e incivili, spesso molesti per gli altri ospiti dell’albergo. Viene contestata nel 22% dei casi l’eccessiva vivacità fuori luogo: urla, parolacce, schiamazzi e capricci nelle stanze e negli spazi comuni. Nel 20% dei casi gli albergatori denunciano corse nei corridoi e nella hall, nel 17% danni alla struttura (scritte sui muri, oggetti rotti, ecc). A tavola, secondo il 15% degli intervistati, i bambini italiani sono maleducati e capricciosi: voce troppo alta, lamenti, corse tra i tavoli. Per il 12% del campione i bambini italiani trovano divertente giocare con l’ascensore, mentre il 9% condanna l’abitudine di tenere alto il volume di tv e radio nelle stanze.
(fonte la Stampa)
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Adelmo Bartalesi